Sul marmo delle due lapidi inserite in un robusto sostegno architettonico, sormontato da solenni fregi e bassorilievi allegorici che ricordano i fasti delle celebrazioni post-unitarie e della religione della Patria, le targhe metalliche hanno sostituito le epigrafi ormai illeggibili ed accompagnano le fotografie smaltate dei caduti. Nella parte superiore il monumento è sormontato dall'epigrafe dettata da Raffaele Baratti di Guastalla. Nella lastra di marmo superiore sono inserite le targhe con i nomi dei caduti della guerra del 1915-'18, in quella inferiore accanto ai caduti della Seconda guerra mondiale sono state inserite alcune targhe dedicate alla memoria di caduti della Prima. L'inaugurazione del monumento risale al 10 dicembre 1921, mentre l'incisione dei nomi dei caduti della Seconda guerra mondiale risale al 1953. Per quanto concerne l'apposizione delle targhe, essa è ascrivibile alle celebrazioni per il cinquantenario della Liberazione (1995).
Iscrizione
«Belli di fulgida gloria/ restino i nomi/ degli umili figli di questo suolo/ che nella grande guerra europea/ vindici dell'italico diritto/ caddero pugnando/ e siano ammonimento perenne/ ad amor patrio/ a civile concordia»