| La "contea" di Saccaggio e Pontone ha origini antiche seguendo le vicende storiche di quest'ultima località. Nel 1218 il comunello presta il giuramento di fedeltà al Comune di Reggio (1) ed è ancora compreso con 46 fuochi comuni con Villaprara e Pontone nell'estimo del 1315 (2). L'antica chiesa di S. Maria Maddalena, discosta dall'abitato, figura citata fin dal 1191 (3). Il nucleo rurale, ad impianto indifferenziato, occupa le pendici digradanti verso il rio Spirola. Nonostante l'abbandono, il degrado e le profonde trasformazioni conserva un particolare valore tipologico ed ambientale. Le emergenze più significative sono rappresentate da due case-torre riferibili al XV-XVI secolo. L'edificio più antico presenta una pianta quadrata con struttura in pietra ad angolari rifiniti a ricorsi alterni. Si sviluppa su tre livelli con colombaia superiore delimitata da un cordolo lineare. La struttura probabilmente ribassata è coperta da un tetto a due falde. Al prospetto frontale era appoggiato un balchio ora completamente distrutto. Il portale d'ingresso è in arenaria ad arco ogivale. La seconda casa- torre è stata devastata al suo interno. Anche questa è a pianta quadrata su quattro livelli. Si evidenziano i ricorsi angolari alterni, il cordolo lineare di colombaia, una finestra a ruota in laterizio e le mensole di una bertesca. Pure a mensole è il coronamento di gronda mentre sulle spigolo di nord-ovest si aprono due feritoie. L'edificio adiacente conserva nella stalla un interessante solaio a travi lignee oltre a tracce di portali architravati sul prospetto frontale. è ancora inoltre rilevabile un complesso con ingresso al primo piano cui si accede per mezzo di una larga scalinata in cotto. Il portale di questo edificio, a tutto sesto, è in conci di arenaria. |