L'antica chiesa di San Prospero di Antognano era situata a nord di Carpineti circa 300 mt. ad est dell'attuale chiesa di S. Prospero, sopra un altopiano detto Valcisia, verso la fonte del Torchio (1), (la località è individuata dallo Scurani con il toponimo Giusetto - "Geugeul" (2)). Si crede che questo primitivo edificio sia stato distrutto da un incendio nel XIII secolo (3). La "Ecclesiam S. Prosperi" viene donata insieme a quella di S. Gregorio di Antognano, nel 1092, dalla Contessa Matilde di Canossa al Monastero di S. Benedetto di Polirone (4); il Muratori riporta come vi fosse sepolto nel 957 il Conte Lodolfo figlio di Re Ottone (5). L'attuale chiesa è eretta sul finire del XVI secolo e compiuta nel 1605 - secondo il Saccani nel 1609 (6) - con i materiali della demolita chiesa di S. Gregorio di Antognano (7). Nel 1593 è chiamata chiesa di S. Prospero di Cadelbrittis dalla vicina borgata di Cà de Beretti (8). Nel 1724 è realizzata la cappella maggiore, in volto, con fregi ed ornamenti in gesso per volontà dei feudatari i Conti Giannini (9). L'edificio è orientato liturgicamente. Presenta una facciata a capanna su cui si apre il portale in arenaria, bugnato, a tutto sesto con chiave di volta datata "1609" e siglata con il monogramma di Cristo ed il simbolo di una rosa a sei punte. Superiormente è posta una finestra rastremata chiusa da un arco a tutto sesto. Il campanile si innalza sul fianco settentrionale ed è concluso da una cella a monofore. Nel 1218 la località comprendeva 4 uomini (10). Alla fine del settecento contava 295 abitanti ed era feudo della Casa Valdrighi (11). Insieme alle ville di S. Andrea, S. Caterina e S. Pietro formava il feudo delle Carpinete prima dei Conti Giannini poi Valdrighi (12).