| La località era definita anticamente "Cerclanum" ed ivi aveva beni la chiesa del Ponte di Cavella (Toano) come risulta da un documento del 1141 (1). Il Comune di Cerchiano è nominato nel Libro dei Fuochi del 1315. La villa figura nel 1373 tra le dipendenti del castello di Querciola nel trattato di Guido Savina Fogliani con Bernabò Visconti (2). La chiesa è nominata nell'elenco delle decime del 1302 ed era dedicata a S. Salvatore (3). La chiesa di S. Pietro le succederà, almeno nel titolo, solo nel 1538. La visita del Vescovo Cervini del 1543 riscontra l'edificio in cattive condizioni. Tra il 1564 ed il 1574 iniziano i lavori di ristrutturazione, ma nel 1584 non sono ancora completati. Nel 1636 è realizzata la canonica. Nel 1664 la chiesa presenta un soffitto a capriate lignee mentre la parrocchia conta 27 famiglie e 131 abitanti. Il campanile è innalzato con la visita Forni del 1724 probabilmente a seguito di più recenti lavori di rifacimento del complesso. La chiesa è allungata nel 1792 e riformata nel 1887 (4). Sarà abbandonata e sostituita con la moderna costruzione nel 1967 (5). Il fabbricato si innalza in corrispondenza di un rilievo marnoso dominante la valle del Tresinaro. Presenta una facciata a capanna su cui si apre una finestra rastremata, sormontata da una nicchia votiva. Il campanile si innalza sul fianco con cella a bifore. L'interno è a pianta ad aula, in volto, con tre altari. Nel muro esterno è collocato un concio siglato "DE ANNO 1727 AEDIFICARUNT ME SPE-ROQ ALTIUS OLIMIRE" mentre sulla porta maggiore, scolpita nel macigno, trovasi la data, in caratteri poco leggibili "F. MCCLXV" (1265) (6). |