| La chiesa o meglio la primitiva cappella di S. Giovanni venne probabilmente realizzata verso la metà del XVI secolo. La visita del Vescovo Marchesani del 1575 la considera di fatto parrocchiale. La trasformazione del complesso in una chiesa vera e propria avvenne nel 1660 ca. , adottando uno stile in ordine dorico e corinzio, così come viene indicato il "nuovo" edificio nella visita Marliani del 1664. La descrizione della chiesa ad una nave a tre altari si ricava dalla visita Picenardi del 1709. Il volto della chiesa era stato iniziato nel 1678 per opera di Mastro Francesco Franzini detto Coradino da Cà de Mazzoni (Cà dè Schiavini) e perfezionato nel 1681 dal Mastro Francesco Peroni di Lugano; gli stucchi, soprattutto nella cappella di Rosano, sono dovuti a Gio. Martino Ferraboschi, cremasco di Luino (1). La chiesa rimane in buone condizioni per tutto il XVIII e XIX secolo. Nel 1962-63 vengono eseguiti alcuni interventi di restauro (2). L'edificio è caratterizzato da una semplice facciata a capanna; il portale ad arco a tutto sesto è delimitato da una cornice a rilievo. Superiormente si apre una finestra modanata, leggermente rastremata. A breve distanza dalla chiesa si innalza una tozza casa a torre articolata su due livelli con un breve spezzone di cordolo di colombaia sormontato da una trifora. Il soffitto di gronda è a gola delimitato inferiormente da un cordolo in laterizio. Il fabbricato è tipologicamente attribuibile al XVIII secolo. Agli inizi del Settecento la villa conta una popolazione di 280 abitanti ridotti a 254 alla fine dello stesso secolo (3). |