Lo Scarani vi riporta il ritrovamento di un manufatto di tipo musteriano (Paleolitico) (1). Presso il rio della chiesa è stao inoltre individuato un deposito archeologico con materiale vario attribuibile all'età del ferro ed al periodo romano (2). Già nel secolo XVIII era stata rintracciata una lapide romana in copertura di una sepoltura di mattoni e tavole di selce. La lapide fu poi conservata nella casa dei Sig.ri Rubini: riportava l'indicazione della tribù Pollia ricordandovi Gneo Biennio figlio di Lucio, della famiglia Barocchi (3). Anticamente la località era denominata "Fano" o "Isola di Fano" come indicata nelle investiture del patrimonio matildico, in carte del 1169 e successivamente nel 1245, 1254, 1320 (4). La più antica notizia della villa di Roncolo è del 1185. Roncolo è citato nella cronaca di Salimbene del 1278. Nel nucleo più antico dell'abitato si evidenzia un casino probabilmente settecentesco. Il fabbricato, cui è congiunta una parte rustica, presenta una facciata con parte centrale sopraelevata. In vertice la costruzione è conclusa da una torretta ad altana rettangolare; le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Diverse sono le tipologie rurali di interesse riscontrate nell'abitato. La “cappellam Sancti Georgi” è ricordata nel 1082, dipendente nel XII secolo dalla pieve di Caviliano e nel XIV sec.dalla Pieve di Bibbiano.. Nel XVI secolo si trovava in pessime condizioni. La chiesa è ricostruita nella prima metà del Settecento. Nel corso di indagini archeologiche condotte nel 2009 sono stati rinvenute diverse murature appartenenti all’antica cappella.