Il ponte fu costruito nel 1789 su progetto dell'Ing. Ludovico Bolognini. L'opera si inserisce in un più ampio disegno di sistemazione urbanistica dell'accesso meridionale della città con particolare relazione al tracciamento dello Stradone, attuale Viale Umberto I, direttrice per Rivalta e la montagna (1). Colpito da una bomba nel 1945 fu riparato nel dopoguerra; in tale occasione il parapetto nuovo sostituì quello originario. E' adornato con le statue di Secchia e Panaro provenienti dalla villa Ducale di Rivalta, donate nel 1802 dal cittadino Bernardino Lelli. Nella parte di levante della Piazza Lepanto sono visibili i fabbricati un tempo adibiti alla "Fabbrica Liquori-Francesco Cocchi". Si evidenzia un casino ottocentesco già dei Carandini. Sviluppa una pianta quadrangolare, articolata su tre livelli con coperto a quattro falde concluso in vertice da una torretta; le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Sul lato opposto si presenta un lungo fabbricato in linea, su tre livelli. Nel prospetto è murata una formella raffigurante la Vergine con il Bambino mentre verso il torrente è visibile un loggiato con luci a sesto ribassato