La Pieve sorge discosta a sud-ovest del castello, tra le valli del Secchia e del Tresinaro. E` una delle più antiche della Diocesi di Reggio figurando già esistente nei privilegi dell'Imperatore Ottone II del 960. Fu confermata al Vescovo di Reggio dai Pontefici Lucio II nel 1143 ed Eugenio III nel 1146. La chiesa è quindi consacrata dal Vescovo Alberico nel 1160 (1). L'elenco delle Decime del 1302 riporta come dipendenti alla "Plebs S. Elocadij" le chiese di S. Pietro di Lorano, S. Giovanni di Rondinara, S. Valentino di Meleno e di Gesso dei Malpensa, cui si aggiungono nel 1318 quelle di S. Romano, S. Michele di Montebabbio, Lorano e Rondinara. Nel 1502 il patronato della chiesa venne concesso ai nobili Sacrati (3). Ancora nel secolo XV la chiesa venne ricostruita ed il Saccani ne riporta notizia del ricordo in una lapide posta un tempo sulla facciata della chiesa con la data "... 446". Fino al 1626 al titolo originario di S. Eleucadio fu aggiunto quello di S. Valentino Martire e ciò risulta da un'epigrafe murata nella navata maggiore (3). La chiesa, anche dal riscontro con il rilievo eseguito dalla visita Pastorale del Vescovo Marliani nel 1664, conserva in gran parte le strutture derivate dalla riforma quattrocentesca. Presenta una facciata orientata liturgicamente mentre l'interno è pianta basilicale con tre navate e relativo abside, ripartite da colonne e capitelli in forma antica (4). Nella bella canonica sono dipinti gli stemmi dei diversi arcipreti. Sul monte a nord-est dell'attuale chiesa dove forse trovasi la chiesa di S. Valentino, in luogo detto Varana (5).