| La villa apparteneva allo Stato Parmanese di cui seguì le sorti, passando solo nel 1847 allo Stato Estense ed alla Provincia di Reggio. La Chiesa di S. Vitale è citata in un documento del 1233 quale dipendente della Pieve di Casaltone. Nel 1628 sottoposta al Vicariato di Castelnovo Sotto, nel 1691 a quello di S. Ilario ed ancora a quello di Sorbolo fino alla sua annessione alla Diocesi Reggiana nel 1853 nel vicariato di Poviglio e quindi di Nocetolo. La chiesa attuale fu fabbricata alla metà del secolo XVIII; è ad una sola navata di ordine toscano. Il presbiterio ed il coro furono fatti ricostruire nel 1790 e la navata fatta innalzare in volto nel 1876. Fu poi restaurata ed ornata nel 1891(1). Presenta una facciata orientata a ponente, ripartita da lesene e conclusa da un frontispizio triangolare. In via Cogollo è da segnalare un vecchio caseificio in stile ora in abbandono; la struttura è a pianta rettangolare con tetto a due falde e coronamento a frontispizio in facciata. Una cornice di sotto-gronda modanata a dentelli corre all'intorno. Notabile anche il complesso rurale a corpi separati. Il civile si dispone su due livelli e sottotetto. A fronte, verso sud, rimane il rustico caratterizzato dall'ampia teza aperta sul fienile. Al centro del quadrilatero di vie prospicente la chiesa figura un rilevante complesso rurale. Si evidenzia il casino civile, a pianta rettangolare su due livelli e copertura a quattro falde con torretta in vertice. Uno dei rustici è caratterizzato da un porticato a quattro luci architravate a tutta altezza. In angolo tra la via Isonzo e la via Pedriola sorge un edificio civile a pianta quadrangolare con basamento a leggera scarpa, articolata su due livelli e sottotetto, con copertura a quattro falde; l'ingresso è archivoltato e le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Alla testata di via Isonzo, a margine della via Cadorna, si trova una maestà a pilastrino con alta nicchia in volto e frontispizio triangolare superiore. |