Il mulino è indicato nel catasto parmense di Maria Luigia; la tipologia dell'edificio ne farebbe supporre la costruzione al sec. XVII. Nei primi decenni del sec. XIX è segnato come Mulino di Barazzone. Era alimentato dal t. Tassobbio ed azionato da quattro ruote del tipo orizzontale a mescoli. L'impianto è stato abbandonato nel 1935 ed in seguito ristrutturato e ridotto a residenza, poi caduto in rovina. E' censito nella Carta idrografica d'Italia del 1888 (1). Attualmente vi si riscontra un interessante complesso edilizio ottocentesco a corte.
Il complesso è stato restaurato negli ultimi anni e oggi ospita un ristorante agrituristico con alloggio, con il nome Mulino in Pietra. Gli impianti del vecchio mulino, con le macine originarie, sono visitabili.