Il mulino, recuperato dopo anni di abbandono e visitato da scolaresche previ accordi con la proprietà, sviluppa un corpo di fabbrica a pianta rettangolare con struttura in pietra e copertura a due falde in coppi. Era alimentato dal torrente Tassobbio che azionava un impianto costituito da 3 ruote orizzontali a mescolo. Figura indicato nella Carta idrografica del 1888 ma è già presente nel catasto di Maria Luigia del 1821 con il nome di "Mulino Dallari" e nella cartografia militare austriaca della stessa epoca come "Mulino Lusignola".