| Il luogo è citato in un documento del 1184 nel quale è descritta una donazione alla Pieve di Campiliola di terreni in "Mons Orsarius" (1). In questa località esisteva anche un castello, di cui si ha notizia sino al 1373, crollato quando avvenne lo scoscendimento di un fianco del monte Prampa (2). Il borgo è stato oggetto di interventi edilizi che hanno alterato i caratteri tipologici dei fabbricati. Anche il terremoto del 1920 ha gravemente compromesso l'originale paesaggio storico-architettonico. L'oratorio, dedicato a S. Michele (lo Scurani ne riporta il titolo della SS. Trinità (3)), non conserva particolari architettonici di rilievo. Un vicino fabbricato conserva un balchio sorretto da due colonnine in arenaria attribuibili al XIX secolo. Un'altro edificio reca in facciata un portale quadrangolare a stipiti monolitici decorati a zigrino su cui imposta un architrave con motivo ad intreccio a rilievo recante il millesimo "1782". Ancora uno sporto apotropaico posto sopra l'architrave di un portale quadrangolare a stipiti regolari, figura datato "1904". E' visibile un ampio edificio situato nell'estremità settentrionale dell'abitato; è caratterizzato da una pianta quadrata, articolata su due piani con tetto a quattro falde in lastre di pietra. Nel retro si osserva uno stretto edificio funzionale adibito a stalla nel cui interno è notabile un architrave a lunetta, probabilmente recuperata da preesistente manufatto medioevale. Presso l'oratorio rimane infine una maestà a pilastrino dedicata a S. Luigi nel 1941. |