Un loco Liviciano nominato in una Carta del Monastero di S.Tommaso di Reggio nel 1061 (1). Nel 1144 figurano esistenti il castro et villa Liviciano (2). Secondo la Bertolani il castello pervenne in dotazione al monastero di Frassinoro che lo tenne in possesso sino all’anno 1252, anno in cui il monastero alienò tutti i suoi beni (3). Passò quindi ai Fogliani e lo troviamo infatti citato tra i beni della famiglia in un atto del gennaio 1256 in cui Bonifacio Fogliani nomina podestà di Levizzano, Giovanni de Marchini (4). Il castello compreso, in seguito, nel trattato di adesione del 1373 tra Guido Savina Fogliani e Bernabò Visconti. Si mantenne in loro potere fino al 1451 quando insieme a Debbia e Saltino pass in dominio del Duca Borso d’Este. Nel 1478 ne fu infeudato il Cavalier Guido Tassone e successivamente la famiglia dei Marchesi Livizzani fino alla soppressione dei feudi (5). A meno che non si voglia identificare con una parte residua del castello il pregevole palazzotto nella località “il Borgo”, dell’antico complesso non rimane traccia essendo probabilmente rovinato da una frana. Levizzano sempre stato comune autonomo; già nel citato trattato del 1373 ne dipendevano le ville “Conilangela, Arazano, Lugaria, Lasina, Scorzolano, Siquatico, Gnezo, Arantello, Il Monte” (6). Alla fine del XVIII secolo contava 367 abitanti (7). Dopo la restaurazione fu sottoposto a Carpineti e nel 1860 a Baiso (8).La chiesa di S. Giorgio citata nel 1302 tra le dipendenti della Pieve di Baiso (9). La visita Cervini del 1543 indica anche una chiesa di S.Nicolò o S.Nicola in località Marciano ma quasi distrutta e che verrà ancora ricordata nella visita Rangone del 1593. Anche la chiesa di S. Giorgio minacciava rovina trovandosi nel 1575 in pessime condizioni. Si vuole che una lavina rovinasse il castello e la chiesa agli inizi del XVII secolo e che la chiesa venisse rifabbricata ove si trova al presente. Nel 1709 descritta ad unica navata con 5 altari e rivolta ad oriente. Pure alla fine del XIX secolo l’edificio minacciava di essere travolto da una frana. La chiesa stata completamente ricostruita nel 1960 su progetto dell’arch.’Piero Cervi di Reggio Emilia (10).