| Nella zona dell'Eremo venne recuperata una fibula presumibilmente databile al V sec. a. C. (1). Allo stesso periodo è riferibile anche il materiale rinvenuto nel 1974 tra i massi che fiancheggiano la strada che porta all'Eremo (2). Nel 1956, infine, Degani, in un riparo sotto roccia a piazzale Dante, trovò un vaso rinascimentale coperto da un ciottolo (3). Il Santuario venne eretto già nel 1411 (4) e nel 1422 si ha la testimonianza della dedicazione al SS. Salvatore (5). Solo con l'erezione nel 1617 della attuale chiesetta sotto l'egida del Marchese Lucchesini, si cominciò ad associare l'intitolazione originaria a quella della Beata Vergine che già nel 1635 era divenuta di uso corrente (6). Di pochi anni anteriore a questa data è il Convento, potendolo fare risalire al 1620-23 circa (7). Rimane in luogo una epigrafe recante la dicitura "MCCCCXXII - DIE XVI IUNII". Degno di nota è anche il corredo di affreschi quattrocenteschi ivi conservati, tra cui spicca una pregevole immagine della Madonna con il Bambino, opera di maestranze emiliane dell'epoca. |