| L'abitato presenta un impianto indifferenziato disposto sui versanti declinanti alla destra del torrente Dorgola. Il Siliprandi vi segnala il ritrovamento di oggetti di bronzo (1). Di questa località si hanno menzioni dal XIII secolo. Nell'agosto 1218 otto "iuratores" della comunità di Costa prestano il giuramento del "sequimentum potestatis" al Comune di Reggio (2). La pieve di Campigliola vi possedeva beni terrieri dal XIII secolo (1221, 1240 ecc. ). La chiesa di S. Margherita, nota dal 1240, è sempre appartenuta al plebanato di Campigliola prima (1302-1318) (3) e di Castelnovo nè Monti poi. Dall'originario edificio fornito di un solo altare (1543), si passò poi ad uno maggiore, orientato in senso est-ovest (1664) (4), fornito di tre altari (1705) (5). Dai dodici nuclei famigliari e le sei abitazioni estimate nel 1610-60 (6) si giunse ai 233 abitanti della fine del secolo XVIII (7). La chiesa dedicata a S. Margherita Vergine e Martire, ampiamente ristrutturata, è orientata liturgicamente con una facciata a capanna su cui si apre un portale archivoltato ed un grosso rosone. Il paramento è in pietra con angolari rifiniti. La pianta è ad un'unica nave con tre altari. Il campanile a pianta quadrata si innalza sul fianco del prospetto nord; la cella campanaria, sottolineata da un leggero cordolo, presenta una apertura archivoltata e riquadrata per ogni lato. Nel borgo si riscontrano due icone della Beata Vergine ed una maestà dedicata al Sacro Cuore. Un'altra icona marmorea raffigurante Madonna col Bambino, probabilmente settecentesca, si trova murata in una nicchia di un edificio all'inizio dell'abitato. |