Trattasi di una struttura in cemento armato a forma di cubo inclinato. Posto metaforicamente a rappresentare l'olocausto della guerra rovinosamente in bilico sulla pace, ai piedi del cubo sono collocati un altorilievo in marmo bianco bergamasco, raffigurante una donna riversa a terra, ed una scultura a tutto tondo raffigurante un partigiano che si oppone al cubo e sferra il pugno contro la svastica e il fascio bipenne in metallo. All'interno del monumento sono collocati due pannelli pittorici raffiguranti figure di partigiani in lotta, una lapide in cemento con iscrizione e varie fotografie alle pareti. Il progetto è di Roberto Viola di Bologna, le sculture sono di Alessandro Calai. di Bergamo ed i pannelli pittorici sono di Ettore De Concilids e Rocco Falciano (Centro di arte pubblica popolare di Piano romano). L'opera venne commissionata dal comitato Promotore del Monumento in Civago di Villa Minozzo, insieme alle istituzioni locali, associazioni partigiane e singoli partigiani della "Stella Rossa". I primi promotori-finanziatori dell'impresa furono Maggio Calidori, Ermante Rossi e il Comitato. L'inaugurazione risale al 3 luglio 1977.
Iscrizione
all'esterno: «AI PARTIGIANI STRANIERI IN EMILIA ROMAGNA/ AI PARTIGIANI DI EMILIA E ROMAGNA ALL'ESTERO»
all'interno: «L'IMPEGNO E IL SACRIFICIO IN CIFRE/ PARTIGIANI STRANIERI/ CHE HANNO OPERATO/ IN EMILIA-ROMAGNA/ PARTIGIANI/ DELL'EMILIA-ROMAGNA/ CHE HANNO OPERATO ALL'ESTERO»