| Le notizie storiche riferite all'abitato sono assai scarse. Agli inizi dell'Ottocento il Molossi vi riporta l'esistenza di una dogana per il confine del Regno Lombardo-Veneto ed una popolazione di 1068 abitanti (1). Codisotto sviluppa un impianto urbanistico lineare, disaggregato, lungo la Strada Statale per Mantova, comprendendo diversi complessi rurali. La Chiesa era anche detta delle Luzzare d'Albaria (2). E' probabilmente riferibile al XVI-XVII secolo. Presenta una ampia facciata orientata liturgicamente; è bipartita, scandita da lesene e conclusa da un frontispizio triangolare. Lateralmente sono due raccordi arcuati. Il campanile è a cella a bifore e copertura a padiglione. L'abitato pur non presentando tipologie di particolare rilievo conserva diversi edifici con elementi architettonici e decorativi di interesse, tardo ottocenteschi e dei primi decenni del Novecento, sopratutto nei fregi delle luci e nelle cornici di sottotetto. Notabili anche alcuni fabbricati "minori" adibiti ad attività artigianali quali l'attuale officina meccanica, il barbiere ed il vecchio Caseificio dei F. lli Bertoni, caratterizzati da un coronamento del tetto ad attico con pigne e vasi in vertice. Quasi a fronte della strada S. Marco è ancora visibile un elegante casino ottocentesco recante sul prospetto, al piano nobile, una nicchia archivoltata con frontispizio. |