Nella località, verso la Chiesa, si sono rinvenuti reperti del periodo neo-eneolitico e di epoca romana (1), oltre ad un'arma in selce del paleolitico (2). Nel fondo Foresti è segnalata la traccia di un giacimento dell'età del bronzo (2). La villa era anticamente denominata Quaresimo dal nome del piccolo torrente che la attraversa. Il "fluvio Quarissimo" è nominato in una carta del 961 (2). Codemondo è sempre appartenuto al Distretto e Comune di Reggio ed il "Comune de Codemondo" è citato in un documento del 1447. Alla fine del Settecento comprendeva 465 abitanti (3). La Chiesa di S. Pantaleone fu fondata dai Signori Pratoneri ed è già esistente nel 1431. La parrocchia è istituita nel XVII secolo e, nell'Ottocento, assegnata al Vicariato di Rivalta. L'edificio fu ristrutturato nel 1612. La Visita del Vescovo Picenardi nel 1715 descrive la Chiesa ad una sola navata, tavellata, ma con coro e presbiterio in volto. La Chiesa fu danneggiata dal terremoto del 1832. Dal 1832 al 1838 è completamente ricostruita; nel 1851 è realizzata la navata sinistra e nel 1862 la navata destra. La torre è innalzata nel 1843 (4). La Chiesa è orientata liturgicamente; la facciata è tripartita, scandita da sottili lesene con frontispizio triangolare in vertice coronato da acroteri. Il campanile è concluso da una cella a monofore. A fronte della Chiesa sorge un interessante complesso rurale a corte. Si evidenzia il casino civile. Presenta un volume compatto, su pianta quadrata, sviluppato in due livelli e sottotetto. Il coperto è a quattro falde e le luci regolari e simmetricamente distribuite. Nel rilievo a nord della strada per Cavriago è visibile un secondo nucleo rurale. Vi si segnala in particolare un ampio fabbricato di probabile origine cinquecentesca con tetto a smusso. Il complesso è stato completamente ristrutturato ad unità residenziali in anni recenti perdendo in parte i caratteri originari.