Vero gioiello del barocco, costruito per preservare un affresco del santissimo crocefisso, dipinto ad olio su intonaco da anonimo artista reggiano, durante la peste del 1630 - '31. Nel 1761 iniziò la costruzione del nuovo oratorio su progetto del reggiano Giovan Battista Cattani, detto Cavallari. Nel 1763 la chiesa fu aperta al culto e completata alla fine del secolo. Chiuso a seguito della soppressione napoleonica delle confraternite, fu riaperto nel 1814; nel secolo scorso subì due interventi di restauro. Interessante la facciata scenografica, il cui portale è sovrastato da una finestra sagomata con balaustra e da tre statue in marmo dello scultore veronese Angelo Finali (XVIII° secolo), rappresentanti le tre virtù (Fede, Speranza e Carità). L'interno è costituito da un unico vano, arricchito da balaustre ed eleganti stucchi. L'altare, in stucco ottocentesco, è opera della bottega del Tondelli. Nell'abside è custodito l'affresco del miracoloso, santissimo crocefisso che rappresenta"Cristo Crocefisso con la Vergine Addolorata inginocchiata ai suoi piedi".
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