L'antico castello di Bebbio è nominato in una carta del 1115 (1) e si trovava sul colle ove sorge la chiesa parrocchiale. Fu in possesso della omonima famiglia fino al 1341 e successivamente distrutto (2). Agli inizi del XV secolo, in una posizione più bassa, fu costruito l'attuale complesso (3). Nel 1623 Bebbio era feudo con il titolo di Contea di Marc'Antonio Ricci di Ferrara ai cui discendenti apparteneva ancora nel 1707 (4). Passò in seguito alla famiglia Marchisio il cui stemma è visibile sul portale. Fu acquistato quindi nel 1826 dalla famiglia Ruggi che lo conservò disabitato. L'ultima discendente sposata al nobile De Marinis nel ha provveduto al suo riattamento (5). E' stato poi venduto nel 1954 al modenese Conte Benedetto Pignatti Morano di Custoza ed attualmente è in proprietà alla famiglia Prodi (6). L'aspetto attuale del castello deriva probabilmente da una sua tarda rielaborazione nella ricerca di una propria originalità ed inserimento ambientale. L'edificio consiste di un corpo rettangolare, con spigoli orientati sui punti cardinali, fiancheggiato da due alte torri a pianta circolare (7). Quella a sud racchiude una scala a chiocciola che porta ai vari piani. Nella torre a nord, in corrispondenza di ogni piano, si trova una piccola stanza che, nel piano nobile, presenta decorazioni. Una scalinata esterna conduce al secondo piano (piano nobile) dove è la porta principale del castello. Ai lati della porta si notano due feritoie che attraversano il muro della sala interna. La sala e le altre camere di questo piano hanno il soffitto a cassettoni dipinto. Pure a cassettoni sono i soffitti degli altri piani. In una camera al piano terreno, cui si accede per una porta che si apre sul lato nord, si trova una botola che si dice in origine conducesse ad un passaggio sotterraneo. In una terza torre, pure rotonda, ma più bassa delle precedenti, sul lato lungo di sud-est, è situata la cappella a pianta ottagonale con ingresso anche sull'esterno (8). Il castello è inoltre circondato da un giardino delimitato da un recinto merlato.