| Le notizie storiche riferite al borgo rurale sono assai scarse. La Chiesa di S. Maria, di probabile origine cinquecentesca, è eretta in parrocchiale nel 1617 dal Vescovo Mons. Claudio Rangone (1). La villa, ora dipendente da Villarotta, agli inizi dell"Ottocente comprendeva 1173 abitanti (2). La Chiesa è certamente la principale emergeza dell'abitato. Presenta una facciata barocca orientata liturgicamente; è bipartita, scandita da lesene e conclusa da un frontispizio triangolare. Lateralmente sono posti due raccordi arcuati con acroteri al vertice. Le tre porte di accesso, architravate, sono coronate da un frontispizio triangolare. Lo slanciato campanile, cuspidato, è a cella monofora. Verso settentrione, presso la vecchia pesa è visibile un oratorietto ottocentesco dedicato alla Madonna del Buon Consiglio; il prospetto rivolto a mezzogiorno, è riquadrato da due coppie di lesene e concluso da una alta trabeazione con frontispizio. Nel fabbricato in angolo con la via Valbrina sono visibili due riquadri affrescati con immagini di Santi. Tra le altre tipologie si evidenziano il mulino, che ancora conserva i telai delle macine originarie e il palazzetto su cui è murata una lapide a ricordo di Felice Cavallotti, entrambi riferibili al XIX secolo. |