| Tra il finire dell'Ottocento ed i primi anni del nuovo secolo viene ristrutturata dal senatore Vittorio Cottafavi conferendole un aspetto pressochè neo-feudale. La parte più antica dell'edificio di probabile origine settecentesca rimane nelle semplici forme precedenti. E' molto probabile che il progetto si debba a Pier Giacinto Terrachini. Nell'interno si segnala la sala detta "dell'Ariosto" con pareti illustrate da episodi tratti dall'Orlando Furioso. L'esterno presenta un volume variamente articolato in prospetto al grande cortile. I fabbricati si articolano su due livelli e sottotetto tranne nella parte centrale dell'ala principale ove si innalza su tre piani e finta colombaia superiore. Il paramento è in laterizio che forma anche gli eleganti motivi a dente di sega ed a "T" delle cornici marcapiano e di gronda. Le luci sono in genere formate da bifore; l'ingresso con ampia ghiera in ferro battuto sormontato al piano nobile da un balconcino balaustrato su mensole; al livello superiore è invece notabile una trifora pure balaustrata(1). Il complesso fronteggiato da un piccolo parco. Lungo la via per Campagnola prima del Casino Cottafavi rimane un complesso rurale a corpi separati; si osserva il corpo del civile formato da due parti in adiacenza, l'una-più antica-a pianta quadrangolare e tetto a tre falde, l'altra a pianta rettangolare con copertura a due falde e colmi differenziati. Il rustico, disposto a nord, presenta un volume a pianta quadrangolare con copertura a quattro falde. |