Il Bettolino, frazione di S.Ilario è così chiamato per la presenza in passato di una bettola che permetteva il ristoro per coloro che arrivavano dalla Val d’Enza. In passato piccolo borgo di povere case con famiglie che nel corso dell’anno svolgevano più lavori. Era il borgo dei calzolai e dei birocciai. I birocciai con il carro oltre a trasportare vari materiali si recavano nell’Enza per caricare la ghiaia del torrente che serviva per l’edilizia o per colmare le buche delle strade. Questi birocciai, nel secondo dopoguerra, sfruttando i camion lasciati dagli eserciti hanno continuato a fare trasporti, ma motorizzati.
Nel 1870 è presente una Privativa di sale e tabacchi rilasciata al garibaldino Ferretti per i suoi meriti risorgimentali. Nell’insegna del Regno d’Italia era riportata l’indicazione di Privativa n.1 perché è stato il primo negozio di tutto il Comune a vendere i prodotti del Monopolio di Stato come il sale e il chinino. Questa indicazione si mantiene sia con il passaggio alla Repubblica nel 1946, sia nel corso dei decenni successivi nonostante i vari cambiamenti di grafica dell’insegna.
Nella località, lungo la strada per Montecchio, sono da segnalare due vasti complessi con villa ed edifici rustici. L'uno in proprietà della famiglia Giordani, l'altro delle famiglie Cocconcelli e Chittolini. La villa Giordani risale probabilmente alla fine del XIX secolo. L'edificio è stato modificato nel 1922-23 con la costruzione della torretta nell'angolo di sud-est. La struttura è a pianta quadrangolare, sviluppata su due livelli e sottotetto, con copertura a quattro falde. L'ingresso, sul fronte a levante, è sormontato da un balconcino. Sono notabili anche i corpi rustici in parte modificati e trasformati. Il secondo complesso è costituito da un casino civile presso la strada; questo presenta un impianto planivolumetrico compatto, su tre livelli e tetto a quattro falde. Le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Al piano nobile sopra all'ingresso è posto un balcone. Un secondo casino di minore rilievo sorge più all'interno. Si evidenzia in particolare il grande fabbricato rurale fiancheggiato da un doppio porticato a cinque luci a sesto ribassato.
Archeologia, Etruschi sec. VI a.C.
Nel luglio del 1985 il Gruppo Archeologico santilariese segnalò in un cantiere in località Bettolino la presenza di tombe dell’età del ferro.
Lo scavo condotto dai Musei Civici mise in evidenza una piccola necropoli del VI secolo a.C. estesa per circa 100 mq. composta da sette tombe a incinerazione costituite da doli di varia forma. La necropoli probabilmente di trovava sulla sponda destra di un antico alveo del torrente Enza ed era una delle tante necropoli etrusche che costellavano la Val d’Enza. I doli e i materiali contenuti sono conservati presso i Musei Civici.