La carta topografica del Ducato Estense vi riporta la denominazione di Loghino dei Becchi. Nella località si segnala l'oratorio dedicato alla Beata Vergine Maria di patronato privato. Presenta una facciata limitata da due lesene laterali e conclusa superiormente da un frontispizio arcuato. Il portale di ingresso è archivoltato. Sempre lungo la strada della Bertoluzza, verso levante, sorge un interessante complesso rurale a corte. Il rustico, disposto a ponente, ha copertura a colmo indifferenziato a due falde; in corrispondenza dei lati lunghi due corpi più bassi coperti da un'unica falda lasciano posto nella parte superiore ad un tamponamento a gelosia. Il casino civile, a pianta quadrangolare, ha tetto a quattro falde; i due piani e il sottotetto presentano luci regolari simmetricamente distribuite.
Si tratta di un piccolo oratorio inglobato all’interno di un cortile recintato e difficilmente individuabile a primo acchito dalla strada. Attualmente è di proprietà privata.Storicamente deve la sua nascita all’esigenza di dotare le pertinenze del palazzo Marca, residenza signorile ora scomparsa e di probabile origine seicentesca, di un’adeguata cappella per le funzioni religiose ad uso della famiglia proprietaria. Era dotata di arredi sacri di un certo valore se questi, sopravvissuti alla vendita del palazzo, furono donati alla parrocchia di S. Girolamo. La struttura è a pianta rettangolare e sormontata da una cupola. All’interno, sull’altare, fa bella mostra di sé una tela raffigurante la Madonna del Buon Consiglio. (dal libro “Guastalla, città delle chiese, passato e presente delle chiese e degli oratori guastallesi” di Daniele Daolio, 1998)