Secondo il Saccani in questa località doveva trovarsi l'antica chiesa del comune rurale di Monte dei Baratti nominato nelle decime del 1302 (1). Il territorio seguì le vicende del paullese. In questa località risiedeva la famiglia dei conti Pegolotti e nel 1632 vi fu fondato un oratorio dedicato alla Concezione di Maria Vergine; l'oratorio fu restaurato nel 1851 (3). Il nucleo presenta un impianto a sviluppo lineare disposto sulle falde settentrionali del Poggio Coste, alla destra del torrente Campola lungo l’antica mulattiera da Paullo a Canossa. Già con la costruzione della Strada Nazionale, nel 1785, sviluppatasi con un tracciato di crinale ed alte coste, il paese era stato relegato ad un ruolo secondario allacciato alla viabilità con una semplice strada mulattiera o per "birocci", ora completamente asfaltata e transitabile (3). La strada che attraversa il paese prosegue con un percorso di antica origine, non carreggiabile, sino al torrente Campola, biforcandosi verso Cavandola/Canossa e verso Votigno. All'ingresso del borgo, sulla destra, si trova l'oratorio con fronte a capanna. Sulla sinistra è il pregevole complesso cinquecentesco, già dei conti Giovanardi, con impianto a pianta quadrangolare e torre colombaia: ha una struttura in pietra con bugnato angolare e cornice di gronda a mensole sagomate. La torretta con coperto a quattro falde presenta un cordolo di sottotetto dalla tipica decorazione a "T" con intercalati i fori per rondoni. Sul prospetto rivolto a sud rimane parte del cordolo di colombaia con elementi in laterizio disposti a dente di sega; sullo stesso lato si apre un bel portale di ingresso archivoltato a tutto sesto. Una finestrella di antica fattura reca raffigurata, nell'architrave triangolare una luna con una freccia diretta verso l'insenatura, circondata da una cordonatura e datata "M 526" seguita da alcune lettere indecifrabili. Discosto dalla strada, a destra, è visibile una seconda casa a torre, probabilmente ribassata con coronamento ad altana e parte del cordolo di colombaia a dente di sega. Un rustico a fronte mostra ancora diversi particolari architettonici caratteristici tra cui finestrelle a tre elementi con architrave triangolare, feritoie e tracce di un portale sopraelevato. Proseguendo lungo la strada si osserva un interessante caseggiato dalla massiccia struttura cinquecentesca dominante lo stretto vicolo, che scende verso rio Bergogno. Al centro dell'abitato si innalza un'altra casa torre su pianta rettangolare e coperto a quattro falde. Profondamente alterato nelle luci, il fabbricato conserva ancora il cordolo di colombaia in laterizio a dente di sega e la cornice di gronda a "T". Di una quarta casa a torre, già dei conti Pegolotti "con il grande volto sottostante per il quale passa la strada che attraversa il paese" (4), non rimane che qualche misero avanzo. E' visibile una grande pietra siglata "B. G. F. F. -MDCL". Diversi conci siglati e datati sono ancora rintracciabili in diverse abitazioni tra cui è notabile un blocco di arenaria scolpito in rilievo con un rosone e siglato "B. P. N. -MDCXXXII". Diversi sono gli interventi di recupero che stanno ricercando di restituire al borgo una immagine più tradizionale.